L’Italia è la prima, tra i paesi sviluppati, a prendere in considerazione gli indicatori di benessere nelle sue valutazioni di politica economia. Il Documento di economia e finanza (DEF), recentemente approvato dal governo, presenta 12 indicatori di benessere, che spaziano dalla salute e l’educazione fino all’efficienza della giustizia e l’ambiente. La riforma prevede che i dati forniti dagli indicatori di benessere in riferimento agli ultimi tre anni siano inseriti nel DEF, accanto alle tradizionali variabili economiche (PIL, tasso di impiego, inflazione, debito pubblico e deficit).
L’obiettivo è quello di rispecchiare al meglio l’effettivo impatto che la legge di bilancio ha sui diversi aspetti della qualità di vita.